Facebook: 5 consigli per creare i post della tua Associazione
Se fai parte di un’organizzazione non profit di piccole o medie dimensioni, probabilmente ad occuparsi dei canali social è un membro del tuo team e non un’agenzia esterna specializzata in comunicazione. Questo è il caso della mia Associazione di volontariato, che ha una pagina Facebook di cui mi occupo in prima persona.
Ecco di seguito alcuni consigli che vi propongo, basati sulla mia esperienza, per creare dei post Facebook coinvolgenti:
1.Fai delle prove
All’inizio, pubblicavo vari tipi di post e in vari orari. E’ sufficiente guardare l’engagement per capire quali post funzionano e quali restano indifferenti al vostro pubblico. Lo stesso vale per l’orario. Io ho scoperto che le 18.30 è un buon orario. Ogni tanto, quando ho tanti post da pubblicare in un breve periodo, ne pubblico uno aggiuntivo alle 15.
2. Accompagna i testi con le immagini, sempre!
I testi accompagnati dalle immagini attirano molte più visualizzazioni del semplice testo e basta. Considerate che la maggior parte delle persone non entra nella vostra pagina Facebook per leggere i post, ma li vede mentre scorre la bacheca. E’ logico che una foto vada subito all’occhio. Se non hai a disposizione delle belle immagini da usare , prova a cercarle qui.
3. Crea un rapporto personale
Non ho mai finto che ci fosse qualcun altro, un professionista, a occuparsi della pagina Facebook. A volte mi è stato suggerito di farlo, di fingere che ci fosse un team di persone per dare un’impressione di una maggiore professionalità, ma io sono una persona onesta ed è con l’onestà che porto avanti la mia Associazione pertanto ho sempre detto che gestisco la pagina personalmente e da sola e mi firmo sempre sotto i commenti. Sapere di star interagendo con una persona reale aiuta a fidelizzare i sostenitori.
4. Dai voce ai beneficiari
La mia Associazione si occupa di ragazzi e bambini oncologici e ho scoperto che i post che attirano un numero elevato di visualizzazioni e interazioni sono quelli con le storie delle famiglie. Coinvolgete i vostri beneficiari e fatevi raccontare le loro storie. Non è stato subito facile, ma ora ricevo regolarmente le loro storie con fotografie e, quando non ne ho di nuove, ripropongo quelle vecchie perché ne ho tante e perché i sostenitori, per fortuna, aumentano, quindi possono non averla letta la prima volta. In questo modo la vostra pagina Facebook diventa uno strumento per dare voce direttamente a chi sta affrontando o ha affrontato un grande ostacolo e scoprirete che, grazie alla condivisione, potrete incoraggiare rapporti umani fra persone che spesso si sentono sole e incomprese.
5. Rispondi ai commenti e ai messaggi
L’interazione è alla base di tutto. Io mi prendo sempre del tempo per leggere tutti i commenti sotto i post e, se è il caso, rispondo. A volte manifesto la mia vicinanza semplicemente mettendo “mi piace” o commentando con il cuoricino o l’abbraccio. Se ricevete messaggi privati rispondete sempre con cortesia e professionalità, anche se sono lontani da ciò che fate.
Naturalmente, con la pratica si migliora. Cominciate e con il tempo monitorate i risultati per capire quali contenuti interessano alla vostra community e quali funzionano. Ammetto che io non uso un Piano editoriale, e quindi non imposto un calendario con i contenuti da condividere, se non durante periodi particolari, come una Giornata Mondiale o un mese dedicato alla sensibilizzazione della causa di cui mi occupo. Però sicuramente può essere utile, specialmente per chi ha appena cominciato, per avere le idee chiare e perseguire un obiettivo piuttosto che commettere l’errore più comune, ovvero “pubblicare a caso”, senza avere in mente un risultato da raggiungere. Qui trovate alcuni consigli utili per impostare la vostra social media strategy.
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Articolo scritto da

- Fondatrice e Presidente dell’Associazione di volontariato Adolescenti e cancro, Maricla Pannocchia è anche scrittrice e articolista per varie testate online. Da sempre ama scrivere per dare voce a chi non ce l’ha. Ha pubblicato tre libri, tutti su tematiche sociali, che hanno ricevuto ottime recensioni da media e lettori.
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