FuoriRiga, l’inclusione sociale passa dalla lettura
Lo sapevate che a Roma esiste un’associazione che promuove la cultura del libro all’interno del carcere?
La non profit in questione si chiama FuoriRiga ed è un’associazione di promozione sociale che ormai da 8 anni si occupa di gestire la biblioteca all’interno dell’Istituto Penale per Minorenni Casal del Marmo di Roma. L’obiettivo? Garantire un servizio adeguato ai bisogni dei ragazzi e delle ragazze detenute, promuovendo lo scambio tra carcere e società esterna.
Siamo soliti considerare la lettura come un momento di svago e di relax e se invece iniziassimo a vederla come un momento fondamentale di crescita e scoperta di sé? È questo il quesito che si sono posti i volontari e le volontarie di FuoRiriga quando hanno deciso di costituire l’associazione.
Come si legge dal loro sito, FuoriRiga vuole tutelare la lettura come diritto fondamentale e assicurare il prestito bibliotecario all’interno dell’istituto penale, veicolando tra i giovani la cultura del libro come bene comune.
La passione per la cultura e la convinzione che questa sia uno strumento indispensabile per agire sulla realtà ha portato l’associazione ad organizzare negli anni diverse attività culturali e laboratoriali, con il fine di valorizzare le relazioni interpersonale per costruire nuovi significati di riscatto e inclusione sociale.
I progetti portati avanti dall’associazione sono molti e si sviluppano sia all’interno che all’esterno delle mura carcerarie, come i laboratori nelle scuole, le attività all’interno della biblioteca e le borse lavoro, nell’ottica di favorire l’inclusione di chi vive in condizioni di marginalità e in contesti di devianza.
Pensate che i volontari e le volontarie di FuroiRiga sono riusciti a raccogliere e ad inventariare più di 7000 volumi all’interno del carcere: un patrimonio librario importantissimo, se consideriamo le difficoltà burocratiche degli istituti penitenziari. Ma attenzione, l’associazione non vuole fungere da svuota cantine! Per poter donare i propri libri alla biblioteca carceraria, i volumi devono rispondere a determinati requisiti: FuoriRiga ha redatto un vero e proprio “vademecum del buon donatore di libri”.
Oggi, dopo quasi 10 anni di attività, l’associazione ha voglia di fare un passo in più per coinvolgere nuovi volontari e farsi conoscere a livello territoriale. Da qui l’idea di chiedere aiuto Happy Angel per trovare videomaker volontari in grado di realizzare un video che racconti la storia dell’associazione, la funzione della biblioteca e le sue attività culturali in stretto contatto con i minori detenuti.
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