MARINA PIAZZOLLA, traduttrice volontaria

“Mi piace essere d’aiuto agli altri, perché penso che qualcosa che a noi non costa nulla fare potrebbe cambiare parte della vita di altre persone. A volte mi definisco egoista perché rendere felici gli altri, rende felice me”. Marina Piazzolla è una giovane studentessa motivata e determinata, che ama il mondo della linguistica e della traduzione e che ha trovato nel volontariato digitale un’esperienza di grande crescita personale e professionale.

“Sto terminando il mio percorso di studi in Traduzione Specialistica presso la SSML Gregorio VII di Roma e vivo nelle Marche, a Civitanova – ci ha raccontato Marina – Attualmente sto lavorando come addetta vendite per una grande catena. Lo so che sembra andare fuori dai binari del mio percorso di studi, ma credo che non si debba mai precludersi nessuna possibilità, oltre al fatto di riuscire a mantenere una propria indipendenza economica. Nella mia seppur breve carriera lavorativa ho sperimentato diversi ambiti, cosa molto utile per chi decide di intraprendere la strada della traduzione, considerando che è un settore in cui bisogna tenersi in costante aggiornamento”.

Marina è anche una grande sognatrice (con i piedi per terra!): “Spesso mi dicono che sono una persona che vive nel mondo degli unicorni, come se fosse una cosa negativa, in realtà si tratta di vedere le cose da una diversa angolazione: non tutto è marcio come si pensa! Sono una grande sostenitrice del sorriso, perchè come dice Charlie Chaplin Un giorno senza sorriso è un giorno perso”.

Quando chiediamo a Marina come è arrivata a scegliere il suo percorso professionale, ci racconta: “Ho sempre amato il mondo del doppiaggio, il mio sogno era diventare doppiatrice, è un lavoro difficile, da iniziare fin da piccoli, seguendo un certo tipo di corsi, io purtroppo non ne ho mai avuto l’occasione. Ma questo non mi ha fermata, perché mi sono detta: mi piacciono le lingue e il mondo del doppiaggio, cosa posso fare? Ho deciso, così, di intraprendere questo percorso di studi unendo l’utile al dilettevole, ovvero diventare traduttrice audiovisiva e studiare come adattatrice dialoghista. Quindi lavorare comunque nel mondo del doppiaggio ma nelle retrovie come supporto a questo mestiere meraviglioso. Questo piccolo aneddoto personale mi permette di affermare che non bisogna rinunciare ai propri sogni, basta trovare la giusta combinazione tra sogno e razionalità per far sì che il desiderio diventi realtà”.

La collaborazione con l’associazione VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo è la prima vera esperienza di volontariato di Marina: “Su Happy Angel ho trovato l’annuncio dell’associazione Vis: cercavano volontari per la traduzione dei testi per il loro sito in lingua francese. Mi sono subito candidata! E, dopo essere stata contattata, abbiamo iniziato la collaborazione che sta continuando tuttora e che mi auguro possa continuare ancora per molto tempo. La traduzione è una competenza che migliora con la pratica: come traduttrice mi sento alle prime armi, ma in questa esperienza sto dando il massimo, non solo perché è per una giusta causa, ma anche perché mi permette di crescere come professionista. Credo che non bisogna farsi sfuggire occasioni del genere: queste sono le situazioni che chiamo causa-effetto, in quanto un’esperienza simile permette di ampliare la propria rete di contatti e incrementare le proprie possibilità professionali. Di certo a livello personale mi piace molto l’idea di lasciare un segno e spero che la traduzione del sito di VIS in francese permetterà all’organizzazione di diffondere ancora di più il proprio operato”.

Quando chiediamo a Marina perchè secondo lei è importante la digitalizzazione per le piccole e medie associazioni, ci risponde: “Viviamo in un mondo digitalizzato che negli ultimi 50 anni ha fatto passi da gigante e che oggi permette di collegare le persone sparse nel mondo soltanto con un click. Questo vale anche per le non profit: grazie alla tecnologia oggi è molto più facile raggiungere più persone nel mondo. In passato si ricevevano notizie dalle associazioni in forma cartacea, che magari finivano nel cestino, ciò portava ad avere un approccio passivo, mentre con il digitale non solo i contenuti sono completi e possono rendere al meglio il proprio messaggio, ma permettono ai destinatari di interagire con le organizzazioni, magari con risposte immediate e donazioni. É quindi molto importante far crescere le non profit nel mondo digitale perché il web permette di collegare le persone e le diverse realtà in un’ampia rete”.

Se anche tu sei una persona determinata con tanta voglia di fare, cosa aspetti ad entrare nellla community di Happy Angel? Ci sono tante associazioni che hanno bisogno di te, dai un’occhiata qui!

Articolo scritto da

Redazione Happy Angel
Vi raccontiamo il mondo del Volontariato, dal punto di vista di chi lo fa ogni giorno

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