NoisyVision e il cammino dell’inclusione: “Passi briganti, passi di tutti”
Camminare fa bene allo spirito e al corpo, soprattutto quando le persone scelgono di percorrere insieme un sentiero e fare in modo che sia accessibile a tutti. Lo sa bene NoisyVision, l’associazione della community di Happy Angel che promuove l’empowerment delle persone con disabilità visive e/o uditive ed educa la comunità ai temi dell’accessibilità e inclusione sociale.
Quest’estate, NoisyVision è stata tra i promotori del progetto “Briganti e inclusivi”, nato in collaborazione con diverse organizzazioni del territorio, con l’obiettivo di proporre un cammino pronto ad accogliere persone con disabilità e aprendo a tutti le risorse culturali e ambientali, solitamente inaccessibili. Nel mese di giugno, infatti, un gruppo di camminatori ha percorso il Cammino dei briganti, in Abruzzo: tra di loro, persone con disabilità motoria, disabilità sensoriali (ipovedenti e sorde) e cognitive, insieme a malati oncologici. Il progetto ha permesso di connettere luoghi, natura e persone lungo le sette tappe dell’itinerario ad anello, per circa cento chilometri tra il Cicolano e la Marsica, per dimostrare che l’Appennino è per tutti!
Un’occasione, questa, per diffondere la campagna di NoisyVision #YellowTheWorld, volta a promuovere la mobilità degli ipovedenti e non vedenti. Il giallo, infatti, è il colore più facilmente percepibile dagli ipovedenti, che ha tinto alcuni punti di riferimento lungo i diversi percorsi intrapresi dall’associazione, come la pietra gialla lungo il Cammino di San Nilo nel Cilento o la panchina gialla da poco inaugurata a Sante Marie (AQ), punto di partenza e arrivo del Cammino dei Briganti.
Sul blog di NoisyVision, troverete il racconto, tappa per tappa, di questa esperienza: un diario a puntate dove scoprire se stessi e gli altri, attraverso la natura.
Ma perché il cammino è uno strumento di inclusione?
Fare una passeggiata, un trekking o anche una breve camminata aiuta a tonificare i muscoli e a liberare la mente. Quando poi si cammina in compagnia, l’esperienza diventa condivisione e ascolto reciproco. Oltre a promuovere uno stile di vita sano e sostenibile in un contesto naturale, il cammino è anche un ottimo strumento per incoraggiare la collaborazione, promuovendo l’uguaglianza tra i camminatori, incentivando l’autonomia personale e stimolando la consapevolezza delle proprie possibilità e dei propri limiti grazie all’aiuto degli altri.
Si parla spesso di inclusione sociale, di eliminazione delle barriere fisiche, di supporto e ascolto per chi ha delle disabilità, ma i risultati nei contesti cittadini e urbani non sono ancora abbastanza. Per questo la natura regala la miglior accoglienza. In un bosco, in una foresta, in campagna o in riva al mare la percezione del tempo si dilata e lascia spazio all’ascolto personale e una maggior confidenza con il gruppo. Camminare insieme significa mettersi in gioco, aiutarsi, scambiarsi idee e stringere nuovi rapporti. Il cammino è però anche raccoglimento, ricerca spirituale, come scrive il poeta spagnolo Antonio Machado:
“Caminante, no hay camino, se hace camino al andar”
Viaggiatore, non c’è cammino, si fa il cammino camminando.
Un’esperienza interiore dove la protagonista non è l’atleticità del corpo, ma la sospensione intima del proprio essere, verso un percorso di crescita ed evoluzione.
Machado ci insegna, dunque, che per camminare non serve spostarsi, o meglio non è necessario farlo fisicamente, si può iniziare a muovere i primi passi interiormente, stimolando, cioè, i propri interessi e sperimentando esperienze nuove, di crescita.
A noi di Happy Angel, piace pensare che il volontariato rientri tra queste. Se hai voglia di intraprendere un nuovo cammino, che ne dici di scoprire il volontariato digitale? Clicca qui ed entra nella community di Happy Angel!
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