SeedScience: seminare Scienza per raccogliere Futuro
Nata nel 2019 grazie a un gruppo di giovani professionisti del mondo della scienza, SeedScience Onlus collabora oggi con diverse ONG in Ghana, Tanzania e Uganda, con l’obiettivo di sviluppare progetti di educazione e formazione rivolti alla popolazione locale.
Michele Raggio, Project Coordinator di SeedScience, ci ha raccontato di più di questa bellissima avventura.
Continua a piantare i tuoi semi, perchè non saprai mai quali cresceranno, forse lo faranno tutti diceva Albert Einstein. Il vostro progetto “Seminare scienza per raccogliere futuro” sembra andare proprio in questa direzione. Come è nata l’idea?
“Nasce da un’idea un po’ pazza, quasi ingenua, che, con il tempo, grazie all’aiuto di tanti amici, docenti universitari e a diversi contatti in ambito non profit in Italia e nel mondo, ha preso forma fino a diventare SeedScience. Tutto è iniziato nel 2017: ero ancora un dottorando in chimica, lavoravo nella divulgazione scientifica e avevo fatto alcune esperienze come volontario in Africa e Sud America per supportare iniziative ambientali e di educazione. Tra i diversi progetti, ho collaborato in Ghana con un insegnante locale per proporre esperimenti di scienze ai suoi studenti e proprio in quell’occasione ho iniziato a notare l’impatto che l’educazione, in particolare delle scienze, può avere in certi contesti. Qualche tempo dopo, mentre pensavo a cosa avrei potuto fare “da grande”, ho ripensato a quel progetto chiedendomi come si sarebbe potuto riproporre in modo più ampio, efficace e sostenibile. Ed è così che nel 2018 abbiamo avviato il progetto SeedScience e dal 2019 siamo diventati un’associazione”.
In che modo SeedScience è cresciuta negli anni e qual è stato il contributo dei volontari?
“SeedScience nasce dall’esperienza e dalla passione di giovani provenienti dal campo delle scienze e dell’educazione, che in forma volontaria, hanno messo a disposizione le loro competenze, collaborando con diverse organizzazioni non profit in campo africano. La maggior parte di noi lo ha fatto e continua a farlo da remoto, con brevi periodi in Africa, quando si presenta l’opportunità. Negli anni si sono uniti a noi, per brevi periodi o con una certa continuità, anche volontari con competenze più “digitali” (web design, grafica, social media management, etc.), che sono stati fondamentali per la crescita della comunicazione online della nostra associazione e per lo sviluppo di alcuni progetti, come la creazione di un corso di formazione online SeedScience, che in questo caso è stato possibile grazie al supporto dei volontari di Skillando.
Infine non posso non citare i volontari fondamentali per la nostra mission: gli insegnanti che formiamo. Quasi tutti rimangono attivi all’interno delle nostre attività anche dopo il periodo di formazione. Alcuni diventano veri e propri lavoratori dipendenti, molti si limitano a partecipare, altri (la maggior parte) contribuiscono in forma volontaria all’organizzazione e al successo delle attività”.
Come si formano i vostri insegnanti?
“Partecipano a un corso di formazione online o in sede. La versione in presenza dura circa 3 mesi e prevede incontri bisettimanali e supporto nelle scuole con i nostri formatori. L’obiettivo è dare ai partecipanti i mezzi per rendere l’apprendimento divertente ed efficace con esperimenti di scienze e attività pratiche, realizzate con materiali semplici, economici e localmente reperibili. In altre parole, forniamo un metodo d’insegnamento che permette ai docenti in Ghana, Uganda e Tanzania di rendere l’insegnamento “student-centered” per connettere quanto appreso a scuola con la vita quotidiana e il mondo circostante. Uno degli aspetti fondamentali della nostra formazione è rendere formatori alcuni degli insegnanti stessi che partecipano al corso.
Dopo qualche anno di attività e più di 130 insegnanti formati in 4 Paesi africani, abbiamo dei piccoli team di formatori locali che si occupano di gestire i progetti e di portare avanti le attività”.
In che modo il volontariato può essere una risorsa per il futuro delle piccole e medie organizzazioni non profit?
“In ambito non-profit, a parte rarissimi casi, non c’è un investimento economico iniziale. Si parte da zero. L’apporto di volontari con competenze specifiche è fondamentale per costruire le fondamenta di un’associazione e, una volta che questa è ben avviata (in genere ci vogliono diversi anni!), per amplificarne l’impatto. Spesso ci diciamo (giustamente), che il lavoro degli esperti va riconosciuto economicamente. Purtroppo quasi sempre le piccole non profit non hanno i fondi necessari per farlo. Anche se paradossalmente proprio il lavoro di questi esperti potrebbe aiutare le piccole realtà a comunicare efficacemente per ottenere le risorse idonee a riconoscere economicamente certi lavori. Il ruolo dei volontari è fondamentale per impedire a questo gatto di mordersi la coda e per dare la possibilità a i piccoli enti di crescere e di aumentare il proprio impatto”.
Ed è proprio in un’ottica di crescita che SeedScience ha pubblicato il suo primo annuncio su Happy Angel, per cercare web designer volontari in grado di creare la struttura del loro nuovo sito in italiano.
Se condividi la mission di SeedScience e vuoi iniziare una nuova esperienza di volontariato digitale, clicca qui!
La foto in copertina è di Raffaella Petrigliano, Italian Film.
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- Sono una triestina trapiantata a Roma da più di dieci anni. Corro soprattutto sul Lungotevere e nei campi del Nordest, adoro la Settimana Enigmistica e la vitovska del Carso. Mi piacciono le persone vere, quelle con le quali poter creare un dialogo, una reciprocità, un ascolto. Credo nella forza della parola e nella sua intrinseca natura di scambio comunicativo.
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