SOCIAL ICE APS: “la sostenibilità, giocando”
Quanti modi esistono per parlare di sostenibilità e applicarne i suoi principi? Nella sua dimensione economica, sociale e ambientale, si sta facendo strada sempre di più nei luoghi in cui viviamo, spingendoci a riflettere sulle scelte di consumo e sulle azioni che facciamo ogni giorno.
E se iniziassimo a parlare di sostenibilità in modo più creativo? Magari attraverso il gioco e la condivisione, per avvicinarci così ai giovani e giovanissimi?
È la domanda che si sono posti i ragazzi e le ragazze di Social Ice Aps, l’associazione di promozione sociale nata del 2010 con l’obiettivo di portare la creatività e l’arte a sostegno delle attività di sensibilizzazione e di promozione sociale.
Ci siamo fatti raccontare di più da Beatrice Bassi, social media manager dell’associazione.
”Social Ice Aps si occupa di diversi progetti che condividono le caratteristiche della creatività, la passione per la sostenibilità e la partecipazione interattiva: dalle iniziative territoriali per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale e\o sociale, alle installazioni pubbliche, pensate per essere interattive, luminose, musicali, in grado di stupire e di far conoscere in modo intuitivo e semplice il tema definito. Il principale motore dello sviluppo sostenibile sono le nostre scelte e la forza dell’opinione pubblica: queste le parole di Germano Gemini, Presidente di Social Ice.
Non è un caso – continua Beatrice – che l’associazione creda profondamente nel grande potenziale delle nuove generazioni. Social Ice ritiene, infatti, che siano proprio i ragazzi e le ragazze a dover essere stimolati di più attraverso il gioco, resi consapevoli e coinvolti nei processi sociali con allegria, per fare in modo che le loro richieste, le loro idee, i loro valori e le loro speranze siano il senso attuale della nostra società, la sua direzione e la sua vita futura”.
È da questo concetto che sono nate le Energiadi: il progetto più importante di Social Ice Aps.
“Le Energiadi sono nate dalla convinzione che la scuola abbia un ruolo centrale nella costruzione di una società aperta, responsabile, sostenibile. La prima edizione è stata nel 2013, e si può dire che sono a tutti gli effetti la prima gara al mondo, tra scuole del primo ciclo, che trasforma la scuola in una centrale di energia elettrica e sociale, in grado di produrre corrente elettrica da fonti sostenibili, attraverso i Bike Energy System. Le Energiadi producono e mettono in circolo una potente carica di entusiasmo, allegria e condivisione. Per partecipare e vincere, alunni ed insegnanti devono coinvolgere amici, parenti e conoscenti in un attivo e divertente progetto educativo, cercando di produrre più corrente elettrica possibile (wattora). La corrente elettrica prodotta viene utilizzata per iniziative ed eventi di comunicazione sociale o di promozione del territorio.
Il progetto è nato dalla convinzione che se a livello di opinione pubblica si sta, faticosamente, affermando l’importanza di comportamenti individuali quali il riciclo e l’uso di una mobilità alternativa all’automobile a benzina, non è altrettanto chiaro, soprattutto tra i giovanissimi, quanto sia inquinante e sostenibile l’uso della corrente elettrica, favorendo un comportamento sovradimensionato probabilmente anche a causa di una delle principali qualità della corrente elettrica stessa: non emettere inquinanti durante l’utilizzo finale. E’ quindi necessario compiere un’azione culturale, un processo sociale che renda i cittadini più consapevoli del concetto stesso di energia e del suo impatto ambientale”.
Per poter far crescere il progetto ancora di più, Social Ice ha chiesto il supporto di Happy Angel per la prossima edizione: si cercano volontari/e digitali con una buona conoscenza di Google Ads disponibili a una breve consulenza.
Se credi che il vivere sostenibile sia la chiave per garantire al mondo un futuro migliore e condividi la mission di Social Ice, clicca subito qui e candidati per diventare il prossimo Happy Angel!
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- Sono una triestina trapiantata a Roma da più di dieci anni. Corro soprattutto sul Lungotevere e nei campi del Nordest, adoro la Settimana Enigmistica e la vitovska del Carso. Mi piacciono le persone vere, quelle con le quali poter creare un dialogo, una reciprocità, un ascolto. Credo nella forza della parola e nella sua intrinseca natura di scambio comunicativo.
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